La storia di alberobello
La storia di questa singolare cittadina risale alla seconda metà del XVI secolo, quando, piccolo feudo sotto il dominio dei Conti di Conversano, cominciò a popolarsi di contadini che bonificarono e resero coltivabile la "Selva", l’allora così denominato territorio di Alberobello.
I Conti, che avevano il dominio sul feudo, autorizzavano i braccianti a costruire esclusivamente abitazioni a secco, poiché la nascita di un agglomerato urbano avrebbe richiesto il pagamento del tributo secondo la "Prammatica de Baronibus" che con l'astuta soluzione i Conti d’Acquaviva di Conversano evitavano di pagare. È proprio per questo motivo che ancora oggi, in questa zona, troviamo una altissima concentrazione di trulli, strutture abitative o a funzione di deposito agricolo, realizzate interamente a secco e all’occorrenza facilmente rimovibile.
La situazione rimase tale fino al 1797 quando, un gruppo Alberobellesi, si recò a Taranto per chiedere ausilio al re Ferdinando IV di Borbone. Il 27 maggio 1797 il Re inviò il Decreto con il quale il piccolo villaggio divenne città regia, libera dalla servitù feudale.
I trulli
Le particolari condizioni geologiche del territorio in questione sono elemento fondamentale per la nascita dei trulli, in quanto fonte stessa di materiale da costruzione.
La roccia calcarea stratificata del sottosuolo locale infatti si presta perfettamente per la realizzazione, tramite sovrapposizione di pietre dalle facce parallele, dei trulli.
La struttura
L’impianto del trullo può essere di forma quadrangolare o, se più antico, circolare. I muri, posizionati direttamente sul terreno, sono stratificazioni di pietre sovrapposte il cui spessore varia a seconda dell’ambiente da realizzare. La parte interna della muratura è poi riempita da pietre più piccole. Si passa poi alla costruzione della volta, a doppio strato così come le mura.
La straordinarietà di questa costruzione sta nel fatto che non vi è alcuna impalcatura sottostante: la struttura in pietra si regge solo dall’equilibrio di peso e spinte laterali e, come abbiamo visto, senza l’ausilio di alcun legante.
La cupola è fatta di una serie di anelli concentrici sovrapposti orizzontalmente. Le pietre che compongono gli anelli, dette chianche o chiancarelle, che vanno a formare il primo strato della volta, sono disposte in aggetto verso la parte interna del trullo. Su questo primo anello vengono poi sovrapposti, sempre in aggetto, gli anelli successivi, di diametro via via inferiore.
I simboli
Cosa vedere ad Alberobello
Passeggiando per la città di Alberobello ci si rende subito conto della sua disposizione su due rilievi collinari, da una parte troviamo la zona nuova, dall’altra, una schiera di trulli, suddiviso in due rioni: Monti ed Aia Piccola.
Rione Aia Piccola
Rione Monti
Trullo Sovrano
Da vedere poi il trullo Sovrano, esso è infatti l’unico trullo costruito su due piani con volta a crociera sorretta da quattro archi addossati ai muri principali. Fu edificato nella prima metà del ‘700 per volere del sacerdote Cataldo Perta, che lo utilizzò come propria dimora. Il trullo fu definito Sovrano dallo storico Notarnicola per evidenziarne la maestosità rispetto a quelli circostanti, abitati dai dipendenti della famiglia del sacerdote.
Casa d’Amore
Prima casa con fondamenta della città, fu edificata subito dopo che nel 1797 il re Ferdinando IV di Napoli proclamasse Alberobello città regia, quindi libera dal dominio dei Conti di Conversano. L'iscrizione in latino sul frontone a tal proposito recita: "Dall'autorità regia, questo edificio è statoil primo ad essere eretto".
Chiesa di S. Antonio
Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano
Infine troviamo la bellissima Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano, il cui culto pare sia stato introdotto nella comunità proprio dai conti Acquaviva di Conversano. Si tratta di un gioiello in stile neoclassico che svetta sul corso principale della città ed è seguito, alle spalle, da una serie di altri trulli.
La chiesa, restaurata dall’architetto Curri nel 1181, oggi è composta da un imponente frontone sulla facciata che presenta lesene allungate e colonne con capitelli in stile corinzio.
Museo del Territorio - Casa Pezzolla
Il Museo del Territorio di Alberobello è costituito da un agglomerato di trulli comunicanti, i più antichi dei quali risalgono al sec. XVIII, ed è un esempio tangibile di una cultura architettonica in evoluzione.
Ubicati tra piazza XXVII Maggio, piazza Mario Pagano e via Lamarmora, il complesso abitativo, identificato come Casa Pezzolla dal nome dei proprietari degli immobili, nel 1986 è stato acquisito dal Comune di Alberobello, e tra il 1993 e il 1997 è stato interamente restaurato. Il Museo del Territorio ’’Casa Pezzolla’’ è l’unico complesso formato da 15 trulli comunicanti tutelato dall’ UNESCO
Casa Rossa
A 3 km dall’abitato, la casa rossa, grande stabile a due piani noto per essere stato un campo di concentramento dal 1940 al 1949. Fu costruita nel secondo Ottocento dal sacerdote Francesco Gigante che ne fece un istituto agrario in funzione dal 1887 al 1939 che sfruttava i dieci ettari di terreni coltivabili tutt’intorno.
Bosco Selva
A circa 2 km dal centro abitato, troviamo il parco "Bosco Selva", un'area verde pubblica e attrezzata, ideale per trascorrere delle giornate all’aria aperta. Qui, aree attrezzate con tavoli da picnic, una piccola area bimbi ed attrezzi ginnici sono a disposizione di tutti a qualsiasi orario.
Cosa fare ad Alberobello, eventi e tradizioni
Festa patronale dei SS. Medici Cosma e Damiano
Per conoscere il folklore religioso locale, il periodo consigliato è quello dal 25 al 28 Settembre, quando hanno luogo i solenni festeggiamenti per i santi Cosma e Damiano. Molti i pellegrini che giungono da lontano per vedere i Santi Medici.
Sono giorni di festa nei quali si passa dalla tradizionale visita del bestiame alla visita alle bancarelle. Tra le vie le seducenti di Alberobello, le luminarie, il suono incessante delle bande e fiumi di gente per strada creano un'atmosfera unica e coinvolgente.
Festival Folkloristico dei Trulli
Sempre nel mese di Agosto in tre serate si può assistere al “Festival Folkloristico internazionale - città dei Trulli”, manifestazione basata sulla formula dello scambio tra gruppi folkloristici provenienti da tutto il mondo, per favorire conoscenza di altre culture e tradizioni.
La mostra dell'artigianato
La notte di Briganti
La manifestazione culturale, che si svolge intorno al 20 di Agosto ogni anno, ricostruisce i fatti legati al brigantaggio che ha interessato la zona del sud Italia tra il 1860 e il 1864 arrivando anche alle campagne della città dei trulli. Molto bello il corteo storico con la rievocazione della conquista della libertà che consente di rivivere la vita e il clima dei secoli passati.
La festa della birra tra i trulli
Il presepe vivente
Tra gli eventi più attesi, i suggestivi presepi viventi del periodo Natalizio. Per l’occasione il rione Aia piccola si trasforma in un borgo ottocentesco illuminato da torce e lumi. Gli oltre duecento figuranti inscenano la quotidianità dell’epoca simulando gli antichi mestieri rurali e artigianali come la tessitrice, il ceramista, il seggiaio, il maniscalco, il calzolaio, il fabbro, il falegname e così via.
Il presepe si snoda, itinerante, tra le vie delle botteghe e culmina nella calda atmosfera che ospita la Sacra Famiglia.
Per informazioni riguardo al presepe 2023 ti consigliamo di consultare il sito ufficiale.
Le specialità artigianali ed enogastronomiche tipiche di Alberobello
È inevitabile che un borgo dai quasi trecento anni di storia come Alberobello, si porti dietro molteplici usanze e tradizioni, sia artigianali che gastronomiche, che affondano le radici direttamente nel suo passato.
L'artigianato
Molti sono i mestieri artigianali tipici della tradizione: si va dalla lavorazione del ferro alla fattura di cesti in legno d'ulivo, alla lavorazione della pietra. Molti ancora oggi gli artigiani di arte tessile, che nelle botteghe situate tra i trulli del Rione Monti realizzano e vendono pregiati capi sartoriali.
Se siete in vacanza nel paese de trulli non vi resta che scoprire i Trulli in Miniatura. Visto il fascino che queste strutture riscuotono, tra negozietti e bazar ricchi di souvenir nel rione Monti, le botteghe artigiane, ancora attive, ospitano artigiani locali intenti nella produzione di fedeli miniature dei trulli, con l’utilizzo dei materiali originali.
L'enogastronomia
Alberobello permetterà senza dubbio di deliziare gli occhi ed anche il palato del visitatore. La gastronomia locale è caratterizzata da una straordinaria ricchezza di sapori. La sua semplicità è dimostrata dal fatto che gli elementi fondamentali siano il grano, prodotti agricoli vari e l’olio, e quindi l’ulivo, che abita questa terra sin dai tempi più remoti. Questi dunque, sono gli elementi di base di molte delle saporite ricette della cucina tradizionale.
Capisaldi della tavola locale sono la pasta fresca fatta in casa con un semplice impasto di farina, acqua e sale, i taralli, le friselle e i latticini come burrata stracciatella, e caciocavalli. Ottimi i piatti di orecchiette al ragù di coniglio e polpette d’uovo, pane e formaggio e anche le tradizionali brasciole, involtini ripieni di lardo, prezzemolo, e pecorino cucinate con il sugo.
Altre specialità locali tipiche sono i dolci di mandorle, le pettole, le cartellate e gli amaretti.
Se vuoi saperne di più sulla cucina tradizionale di Alberobello, appofondisci l’argomento in questo articolo sulle Specialità enogastronomiche tipiche di Alberobello
Si evince come Alberobello, grazie alla magia apportata dai trulli, sia davvero un posto dall’atmosfera unica e che, per le sue piccole dimensioni, è tranquillamente visitabile anche in un solo giorno da chi, avendo poco tempo a disposizione, volesse concedersi una full immersion nel cuore della Murgia dei Trulli.